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Il ritorno dell'oro 22.04.2016

               Il ritorno dell'oro

Oro

 

La sopravvalutazione è dovuta alla politica monetaria estremamente espansiva della FED.  Il 29 settembre 2015 lo S & P  500 scende a 1844,09, ossia al minimo dell’anno 2015. Tra quotazioni oscillanti si chiude al 31 dicembre 2015 a quota 2043,94.

All’inizio del 2016 si parte con una forte volatilità. L’indice oscilla tra quota 2000 e 1829,08. Il 29 febbraio 2016 lo S & P 500 chiude a quota 1932,23.

Il mercato azionario “drogato” dal denaro facile della politica monetaria ultra-espansiva trema, gli investitori sono spaventati dal fatto che Janet Yellen potrebbe continuare nel corso del 2016 sulla via del ritorno alla normalità.

Ritorniamo ora al 27 marzo 2007, ossia al momento in cui lo Standard and Poors 500 raggiunse il massimo assoluto a quota 2449,08. Il 28 marzo 2007, cioè il giorno in cui inizia la crisi della Borsa, l’oro riprende il suo cammino verso l’alto e al 31 dicembre 2007 chiude a dollari 833,30 l’oncia.

Nel 2008 il prezzo dell’oro si avvicina alla soglia psicologica di mille dollari l’oncia. A novembre il prezzo scende e al 31 dicembre l’oncia quota dollari 881,10.

Il giorno del crollo dello S & P 500 ( 6 marzo 2009 ) l’oro quota dollari 938,40 l’oncia. In seguito alle forti vendite da parte degli Hedge Funds e alla “Crisi dei monsoni” in India, l’oro dopo aver superato la soglia di 1200.- dollari l’oncia,  chiude al 31 dicembre 2009 a dollari 1096,50.

La scalata dell’oro continua nel 2010 e al 31 dicembre 2010 un’oncia d’oro vale dollari 1421,60.

Il  6 settembre 2011 l’oro sale a dollari 1921.- all’oncia, spinto dalla politica monetaria espansiva della FED e di altre Banche Centrali e da una speculazione sfrenata. Passata l’euforia l’oro scende e al 31 dicembre 2011  il valore di un’oncia è di dollari 1566,40.

Nel 2012 abbiamo una situazione di instabilità con una moderata ripresa verso fine anno. Al 31 dicembre 2012 l’oncia d’oro si attesta a dollari 1664.-.

Forte calo delle quotazioni dell’oro fino alla fine di giugno del 2013. L’attenzione degli investitori è rivolta al mercato azionario “drogato” dall’enorme liquidità messa a disposizione dalla FED. Dopo una modesta ripresa in luglio e sino a metà agosto si torna di nuovo a scendere. Il valore dell’oncia al 31 dicembre 2013 è di dollari 1205,50.

Anche nel 2014 la situazione rimane instabile. Tra alti e bassi al 31 dicembre 2014 il costo di un’oncia d’oro è di dollari 1182,90,  appena sotto il livello del 2013.

Anche nel primo semestre del 2015 gli investitori sono attratti dal mercato azionario, l’oro sembra dimenticato. Serpeggia la convinzione che la discesa del prezzo dell’oro non è finita.  Si teme  l’abbandono del “tasso zero” da parte della FED esi dimentica che il mercato azionario non è immune all’aumento dei tassi d’interesse. Il 31 dicembre 2015 l’oncia d’oro quota dollari 1061.-.

 

Arrigo Ghisletta, 22.4.2016                                            continua ….

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